Violante Nessi

Violante Nessi, fondatrice di Violante Nessi

Violante Nessi è la giovane stella della moda con l’omonimo brand che quest’anno ha lanciato la sua prima linea di fashion jewelry, che in chiave moderna lancia un messaggio legato al passato. Il brand è frutto di passione e creatività, ma anche sacrifici e determinazione. Violante “non ha mai accettato un no come risposta”, e ha lottato per seguire il suo sogno e creare la sua realtà fondata sui valori di artigianalità, eleganza, “slow fashion”.

Qual è stato il percorso che ti ha portata a fondare il tuo brand Violante Nessi?

Ho sempre avuto una passione per il disegno. All’inizio mi divertivo a disegnare soprattutto fumetti. Poi ho iniziato a disegnare abiti, e ho capito che quella era la strada che volevo seguire. Mio padre non ha appoggiato fin da subito questa mia inclinazione, così durante gli anni del liceo, grazie a mia nonna, ho preso lezioni con una stilista bolognese per migliorarmi e dimostrare a mio padre il mio talento. Finito il liceo, mi sono iscritta alla Marangoni a Milano. Sapevo che il mondo della moda era il mio futuro, ed ero anche conscia che il disegno ne rappresentava solo una parte, così ho intrapreso diverse esperienze lavorative per approfondire diverse aree del business: ho lavorato per Marc Jacobs in showroom per tre anni, potendo osservare più da vicino l’aspetto commerciale, ho fatto la costumista teatrale, ho lavorato nell’area eventi, e non solo… Successivamente mi sono trasferita a New York per lavorare da Marc Jacobs, Proenza Schouler e Altuzarra. Il mio sogno era tornare in Italia e creare il mio brand Made in Italy, ispirata anche dai designers americani che realizzavano i loro prodotti in Italia, paese di grande eccellenza che forse non sempre siamo in grado di apprezzare. Così, dopo una magica esperienza presso Tom Ford, che mi ha insegnato molto professionalmente, sono finalmente tornata in Italia per creare le fondamenta di Violante Nessi.

Collana Vera

E, una volta tornata in Italia, quali sono stati i tuoi primi passi?

Non è stato facile iniziare. Ero sola, e si sono presentate le prime difficoltà, nel trovare i fornitori e farmi conoscere. Ho riflettuto su chi fosse davvero la cliente a cui volevo rivolgermi e sull’identità del mio brand. Fondamentale è stato l’incontro con una signora di nome Abelia, proprietaria di un meraviglioso bottonificio. Abelia, pur non conoscendomi, ha avuto fiducia in me e nella mia visione, e da subito abbiamo capito di condividere gli stessi valori. Mi sono ispirata al suo archivio e al bottone, un oggetto per me affascinante, che ho deciso di inserire sul pantalone Matisse Trousers, che è diventato il mio best seller. Questo capo, impreziosito dal dettaglio del bottone, mi ha dato una grande spinta per la realizzazione del mio brand. Ho iniziato a vendere i miei capi, valigia alla mano, cercando di farmi conoscere. Ho affrontato momenti difficili ma non ho mai perso di vista il mio sogno. Ho realizzato dei trunk shows a Londra e creato il mio primo pop up, fino a realizzare la nostra townhouse londinese. Con determinazione, passo dopo passo ho dato vita al brand.

Ritroviamo spesso l’elemento del bottone negli abiti e gioielli del tuo brand, qual è il suo significato per te?

Per me il bottone ha un grande valore affettivo in quanto racchiude una parte importante della mia storia. Dopo i Matisse Trousers, ho deciso di inserire l’elemento del bottone anche su altri capi. Così, sono tornata a cercare la signora Abelia, ma purtroppo ho scoperto che era venuta a mancare e che la sua azienda era stata chiusa, poichè la sua famiglia aveva deciso di non portare avanti l’attività. Ho voluto ricreare in suo ricordo il bottone che oggi è parte del DNA di Violante Nessi. Abelia avrà sempre un posto nel mio cuore e nel mio brand, e il bottone racchiude il valore di Violante Nessi: comunicare in chiave contemporanea un messaggio legato al passato.

Orecchini Mabel

A luglio 2023 hai lanciato la prima linea di fashion jewelry di Violante Nessi. Quali sono state le tue ispirazioni?

Il bottone è il protagonista della mia nuova collezione di gioielleria. In occasione del TEDx Talk che ho tenuto a Roma preso LUISS, in cui ho raccontato la mia storia, ho preparato un dono per i partecipanti nella sala del teatro: un bottone, racchiuso in una piccola busta. Sono rimasta affascinata ed ispirata nel vedere come le ragazze hanno conservato il bottone e lo hanno reso una collana. Ora che il brand e il team stanno crescendo, io mi posso dedicare maggiormente alla creatività, lavorando a progetti che sognavo da tempo, come la realizzazione di una linea di gioielli. Ho disegnato i miei primi gioielli a Los Angeles, luogo dove spesso colgo ispirazioni e lascio correre la fantasia.

Il legame con l’artigianalità italiana d’eccellenza è un aspetto fondamentale del brand. In che modo questo si applica al prodotto?

Ogni capo e gioiello del mio brand viene realizzato a mano in Italia. Per me l’artigianalità è un valore fondamentale. Posso dire che supportare l’artigianato italiano è il motivo che mi spinge a fare questo mestiere, oltre che una fonte d’ispirazione incredibile. Gli artigiani che ho incontrato sulla mia strada sono persone meravigliose, che con amore e dedizione mi hanno sempre accompagnata nel dare vita a ciò che realmente volevo. Per me il dettaglio rappresenta la vera sostanza, e il lusso è la qualità che gli artigiani hanno permesso di raggiungere. Tutto questo richiede tempo. Per questo parlo di “slow luxury”. Inoltre, tutti i materiali che utilizziamo sono italiani e di alta qualità, e quando possibile scegliamo di utilizzare materiali organici. Queste scelte si riflettono anche sul gioiello moda.

Cosa significa per te il gioiello?

Il gioello per me è luce. Quando indosso un gioiello, sento di esprimere una luce diversa. Anche quando sono a casa, non rinuncio mai ai miei orecchini, mi fanno sentire più luminosa.

Come immagini si evolverà questa categoria di prodotto all’interno del brand?

Ho tantissime idee. Desidero continuare a esprimere la mia creatività e sperimentare sempre più creando forme interessanti e artistiche attraverso la gioielleria.

C’è un gioiello a cui sei particolarmente legata?

Sono molto legata all’orecchino, in quanto attraverso il bottone rappresenta una reintepretazione delle mie origini. Sono anche molto affezionata alla collana Cruz, in quanto ritengo che sia un gioiello completo: ha una forte personalità e quando lo indossi, non ti occorre nient’altro per completare l’outfit.

Collana Cruz

Come immagini chi indossa Violante Nessi?

La donna che indossa Violante Nessi è una donna che crea sé stessa, una donna in divenire. Una donna “in costruzione di sé stessa”. È questo il bello di ogni donna: siamo in continua evoluzione.

Qual è il tuo sogno per il futuro?

Il mio sogno è ispirare le donne a focalizzarsi sulla loro più grande passione e andare avanti senza paura delle difficoltà. Inoltre, desidero ricreare anche in altre parti del mondo il concetto della nostra townhouse londinese, ovvero il “salotto” dove accogliamo le nostre clienti facendole sentire ascoltate, cullate, al centro della nostra attenzione attraverso una filosofia one-to-one in cui nulla è lasciato al caso. Mi piacerebbe creare dei “piccoli mondi” aperti a tutti, e delle vere e proprie comunità di donne che condividono i nostri valori e mettono al primo posto se stesse e il loro divenire. Violante Nessi per me è una stella che cresce pian piano, mantenendo sempre la gentilezza come tone of voice distintivo.

Orecchini Amadio