Per Madina Visconti di Modrone l’arte, la natura e il senso estetico sono da sempre un gioco irresistibile. Cresciuta a Milano in una famiglia di artisti e imprenditori, la creatività ha per lei giocato sempre un ruolo cruciale. È nel ricordo d’infanzia di un pomeriggio all’interno di un roseto dai profumi e dalle forme seducenti che l’artista milanese trova l’ispirazione per creare gioielli ispirati all’unione organica delle forme naturali. All’interno del suo Atelier nel cuore di Milano, in Via Santa Marta 13, riporta alla luce quell’artigianalità autentica che da sempre ci rende unici al mondo. Definisce il lusso “l’avere qualcosa di unico, più che qualcosa di prezioso”. E, con spirito moderno, reinterpreta il gioiello di famiglia in chiave del tutto nuova.
Come nasce la tua passione?
La passione per la creatività in ogni sua forma è una caratteristica di famiglia. È qualcosa che ho ereditato da mia madre Osanna, artista disegnatrice di mobili per arredo d’interni e gioielli artigianali. E da mia nonna, una donna eccezionale, innovativa, eccentrica e curiosa che fece dell’unicità dell’arte la sua più grande ricerca. Mia nonna era anche una grande collezionista di gioielli d’arte e amava adornarsi con sculture create appositamente per lei dai suoi amici artisti. Credo che la passione in generale derivi anche da come siamo stati istruiti al bello a partire dalla primissima infanzia. L’occhio deve abituarsi e, crescendo circondata dalla bellezza e avendo passato molto tempo all’interno dell’Atelier di mia madre, è sempre stato naturale per me osservarla e riconoscerla.
A partire da questa passione come è nato il tuo brand?
Seguendo le orme delle donne della mia famiglia ho realizzato il mio primo gioiello a 12 anni. Successivamente mi sono unita al marchio di gioielli fondato da mia madre, Osanna. Fin da ragazzina ho sentito il desiderio di elaborare la mia personale identità artistica, che oggi si traduce nel mio marchio che definisco un mondo. Un mondo fatto di gioielli ispirati alle forme della natura, un mondo di stile dalla forte personalità. Un mondo dove i protagonisti sono gli artigiani che realizzano magistralmente ogni mio pezzo. Oggi sia io che mia madre, ricerchiamo l’unicità e l’eccellenza nel nostro lavoro e posso affermare di rappresentare la generazione più giovane di una storia familiare di passione al femminile.
Qual è stato il tuo percorso formativo?
Sono sempre stata amante delle materie artistiche e seguendo questa inclinazione dapprima ho frequentato il liceo artistico, successivamente ho studiato arte e oreficeria a Londra e Milano.
Quali sono le tecniche di lavorazione e i materiali che caratterizzano la tua produzione artigianale?
La creazione del gioiello per me segue un percorso volto all’eccellenza che condivido con i migliori maestri artigiani e smaltatori di Milano. Tutto inizia dal disegno ma soprattutto dalla cera. Amo il contatto diretto della mano con la materia che modello sia per addizione che per sottrazione. La tecnica che prediligo è l’antichissima tecnica della cera persa. Sono fortemente affascinata dalla materia, nei confronti della quale nutro un vero e proprio amore. Utilizzo molto il bronzo, che è un materiale che adoro sia per la consistenza che per il suo colore. A causa delle sue caratteristiche peculiari, normalmente non trova ampio utilizzo in gioielleria, ma io lo considero un materiale prezioso perché vivo. È poroso, lascia intravedere la sua matericità e la traccia dell’errore umano. Un’altra caratteristica è la forte correlazione tra l’ispirazione delle mie creazioni e la materia. Le mie creazioni si ispirano alla natura, la cui perfezione è irraggiungibile per l’uomo, se non mediante un’inevitabile traccia di errore. Dalla collezione Ramo, a Malva, a Panzè, a Snake, a Ivy, ad Astri e ad Ali, mi ispiro costantemente a figure naturali, quali fiori e animali. I miei gioielli sono inoltre caratterizzati da tonalità sgargianti: mediante la tecnica della smaltatura amo combinare forme e colori per un risultato eccentrico e creativo. Inoltre, utilizzo tecniche di alta gioielleria come la tecnica a sbalzo su metalli preziosi abbinata a diamanti, per progetti molto speciali.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con le tue creazioni?
I miei gioielli hanno una personalità spiccata, ma non devono essere indossati in un’occasione specifica. Voglio trasmettere un ideale di vita di bellezza senza tempo, da perseguire in qualsiasi momento, nella quotidianità. Indossare un gioiello Madina Visconti è una scelta per chi ama valorizzare il proprio essere, fino a immedesimarsi completamente nella storia che quel gioiello racconta.
Esiste un gioiello a cui sei particolarmente affezionata?
Grande valore ha per me il bracciale della collezione Name, per la storia che racconta. Tutto è iniziato nel 1985, quando per la prima volta è stato regalato, in occasione della nascita di un nuovo membro della famiglia, un bracciale con il nome del bambino realizzato in oro puro. Da quel momento questo gesto è diventato una tradizione familiare e quel gioiello ha acquisito per me un valore emozionale inestimabile. È diventato un vero gioiello sentimentale. Col tempo, anche i clienti hanno saputo riconoscerne il profondo valore, e l’hanno richiesto sempre di più. Il bracciale Name è personalizzabile con il nome di chiunque desideri acquistarlo ed è diventato la mia personale interpretazione del gioiello di famiglia.
Quali sono i sogni e i progetti per il futuro del tuo brand?
Sono cresciuta nello storico quartiere delle Cinque Vie, nel cuore di Milano, ed è lì che doveva nascere per me anche il processo creativo. Oggi, dal design passando per la produzione fino alla vendita, tutto è concentrato in quest’area che ha visto, per secoli, orafi e fabbri lavorare all’interno delle loro botteghe, e che oggi sono ancora ricordati dai nomi delle strade. Vorrei quindi continuare a creare i miei gioielli valorizzando quest’area e le sue eccellenze. A partire da questo continuerò a distribuire in concept stores e multi-brand stores molto selezionati e di nicchia oltre che attraverso il nostro e-commerce. Il desiderio poi, per il futuro, è dedicarmi all’apertura di punti vendita monomarca in Italia e in Europa.