Ilaria Bonardi è una giovane artista che mossa dalla passione e da un’intuizione imprenditoriale ha deciso di creare il suo brand di gioielli. Sono le mani di Ilaria a disegnare e realizzare ogni gioiello. L’ultima collezione, Città tra le dita, si ispira all’architettura e alla magia che indossare il proprio “posto del cuore” può suscitare. Unicità, semplicità, praticità: questi i valori di Ilaria Bonardi.
Come nasce la tua passione per il gioiello?
Sono sempre stata affascinata dai gioielli, fin da bambina, ma non avrei mai immaginato che questo sarebbe diventato il mio lavoro. Mi sono iscritta al liceo pedagogico, ma durante gli studi ho capito che l’insegnamento non era la mia strada. Amavo invece molto il disegno. Un giorno, la professoressa di storia dell’arte mi chiese: “Perché non ti iscrivi all’Accademia di Belle Arti di Brera?” Sul momento sono rimasta sorpresa, non mi sembrava quasi possibile. Alla fine, invece, è stato proprio questo l’inizio del mio percorso artistico: mi sono iscritta alla triennale di Decorazione a Brera. Ero ancora distante dal mondo del gioiello: realizzavo lampade ispirate alle silhouettes e al corpo umano. Il terzo anno, per un esame, la professoressa ci chiese di sperimentare con la realizzazione di gioielli in cera, lasciandoci liberi di esprimere la nostra creatività. In quel momento ho scoperto la mia passione per il mondo del gioiello. All’esame ho portato trenta creazioni, tutte diverse tra loro. Dopo aver terminato la triennale mi sono iscritta alla Scuola Orafa Ambrosiana, ai corsi di Oreficeria Professionale e Modellazione della Cera. Parallelamente, frequentavo il biennio specialistico in Design del Prodotto all’Accademia. E lavoravo allo stesso tempo, per aiutare la mia famiglia a mantenermi durante gli studi.
Cosa ti ha portato a decidere di aprire la tua attività?
Dopo la laurea nel 2015, spinta dalla passione, ho subito iniziato a lavorare nel settore del gioiello. Il mio primo impiego da stagista è stato all’interno di un’importante gioielleria in Corso Buenos Aires. Lavoravo come commessa, e contemporaneamente avevo affittato una postazione alla Scuola Orafa Ambrosiana per continuare a realizzare i miei gioielli, per amiche e persone a me vicine. Successivamente, ho iniziato un altro stage in un’azienda a Milano che vendeva diamanti e pietre preziose e aveva anche un marchio di gioielleria. Disegnavo gioielli dal tocco giovane e innovativo e seguivo il sito e i social media dell’azienda. Tuttavia, sentivo che disegnare pezzi di alta gioielleria non era la mia vocazione. Così, ho deciso di cambiare e ho iniziato a lavorare in una gioielleria milanese che realizzava unicamente gioielli su misura. Nonostante questo lavoro mi piacesse molto, a un certo punto ho scelto di creare qualcosa di mio: ho investito i miei guadagni per aprire il mio shop online.
Quali sono i valori che rendono unico il brand Ilaria Bonardi?
I valori del brand sono unicità, semplicità, versatilità, praticità, accessibilità. Tutti i gioielli sono disegnati, realizzati e rifiniti dalle mie mani, e questo li rende irripetibili. Hanno uno stile lineare e pratico e sono adatti ad essere indossati in ogni occasione. Inoltre, le mie creazioni sono realizzate in argento 925 e questo le rende accessibili a tutti.
Sei molto attiva su Instagram e hai un rapporto forte con i tuoi followers. Quanto è importante questo per te?
Le persone desiderano conoscere sempre più la storia e il “dietro le quinte” di un brand. Penso che i social media siano un importante strumento di condivisione e unione. Per questo li utilizzo per trasmettere a chi mi segue la mia passione, per mostrare come vengono realizzati i miei gioielli e per coinvolgere i miei followers facendoli sentire parte integrante del progetto.
Città tra le dita è il nome della tua collezione principale. Vuoi raccontarci come nasce l’ispirazione per questi gioielli? E qual è il tuo posto del cuore?
Tutto ha avuto inizio con la mia tesi di laurea sul Genius loci e sulla magia dell’emozione che un particolare luogo può suscitare. Avevo realizzato una collezione di gioielli che rappresentava il complesso architettonico dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Ogni parure ne simboleggiava una parte (l’orto botanico, la biblioteca, l’osservatorio astronomico, l’accademia) attraverso un particolare significativo. Ad esempio, la parure che rappresentava l’orto botanico era caratterizzata dall’elemento de ginkgo biloba. Nell’orto, infatti, si trovano due ginkgo biloba (tra i più antichi in Italia) che furono portati lì da Maria Teresa d’Austria. Successivamente, ho deciso di riprodurre questa idea sull’intera città di Milano. Ho studiato le mappe della città e ne ho estrapolato una piccola parte, che va da Piazza Castello fino a Brera. L’ho sintetizzata e ho realizzato un anello con questa decorazione. Dopo aver postato l’immagine del gioiello su Instagram, ho ricevuto moltissime interazioni e richieste da parte di amiche milanesi di realizzare lo stesso pezzo anche per loro. I miei viaggi successivi, in città come Roma e Lisbona, mi hanno spinto a creare gioielli che rappresentassero anche queste città, e sempre più persone mi chiedevano di riprodurre anche i loro posti del cuore. Così è nata Città tra le dita. È difficile per me scegliere una sola città del cuore. Il mio posto del cuore è un mix tra Parigi, la mia città preferita, Milano, la città che mi ha formata, e anche New York, la meta del mio ultimo e tanto sognato viaggio.
Cosa ti auguri per il futuro?
Mi auguro di continuare a crescere e a trasmettere la mia passione. Mi piacerebbe poter ampliare il mio spazio di lavoro, ed espandermi a un pubblico più ampio ed internazionale. Al momento, il mio mercato principale è l’Italia, ma vorrei raggiungere sempre più anche il mercato estero.