GemGenève Novembre 2022

Novembre 2022

Cerimonia di apertura di GemGenève, da sinistra a destra: Mauro Poggia, Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica e del Cantone di Ginevra, Ronny Totah, Co-Founder di GemGenève, Gaetano Cavalieri, Presidente di CIBJO, Thomas Faerber, Co-Founder di GemGenève

Si è appena conclusa la quinta edizione di GemGenève, la fiera internazionale fondata nel 2018 da Ronny Totah e Thomas Faerber, punto di riferimento d’eccellenza per il mondo delle pietre preziose, del gioiello antico e del design del gioiello contemporaneo, che ha accolto a novembre 3,543 visitatori, numero in crescita rispetto alle precedenti edizioni, provenienti da più di 70 paesi nel mondo. “Quest’anno – ha dichiarato Ronny Totah – GemGenève si è ulteriormente affermata come un’autorità nel commercio internazionale di gioielli, diventando uno degli eventi più ambiti nel suo genere”. “È stata una grande edizione”, ha affermato Thomas Faerber. “Abbiamo ricevuto feedback positivi da molti dei partecipanti sull’organizzazione, il design e il layout dello show.”

Anche in questa edizione, ci ha colpito l’attenzione riservata ai visitatori e agli espositori, l’empatia del team GemGenève verso le loro necessità e la cura di ogni minimo dettaglio, che hanno fatto sì che l’evento abbia rappresentato per tutti un’esperienza di crescita ed arricchimento prima di tutto umano. Ed è proprio per questo che è nata GemGenève. Citando le parole di Nadège Totah, Exhibitor Relations Manager, “GemGenève è innanzitutto un’avventura umana.” “Il nostro impegno – ha dichiarato Ronny Totah – è volto a creare un ambiente stimolante e positivo per tutti, dagli espositori ai visitatori. La nostra priorità è la loro soddisfazione.”

GemGenève rappresenta un universo di valori. E anche in quest’edizione, la parola chiave è stata “cultura”. Infatti, tra i 176 espositori presenti in fiera, ci sono stati anche importanti progetti volti a valorizzare la conoscenza, la creatività, l’artigianalità, la sperimentazione. Come ogni anno, la grande attenzione all’aspetto umano si è tradotta anche nella valorizzazione della formazione e dei giovani studenti. Tra le scuole presenti, HEAD Genève, una delle più importanti scuole di Arte e Design in Europa, che ha esposto i gioielli realizzati per i progetti di laurea delle sue studentesse Pauline Hepner, Emilie Gouëzec, Maya Puna e Meret Walther, e CREA Genève, istituto di formazione leader in Marketing, Comunicazione, Digitale, Sviluppo Web e Applicazioni e Direzione Artistica, che ha proposto ai suoi studenti di gestire l’account Instagram di CREA EYES realizzando contenuti digitali direttamente in fiera. “È una grande opportunità per noi studenti poter partecipare a GemGenève e scoprire tutte le novità e il dietro le quinte del settore” afferma Meva, studentessa di Luxury Marketing presso CREA.

Laura Inghirami e le studentesse di HEAD Genève a GemGenève. Da sinistra a destra: Pauline Hepner, Laura Inghirami, Meret Walther, Emilie Gouëzec and Maya Puna

Hanno partecipato allo show anche le studentesse e gli studenti di CFP Arts Genève (Centre de Formation Professionnelle Arts), ETVJ (Ecole Technique de la Vallee de Joux) e CPNE Pôle Arts Appliqués (Centre de Formation Professionnelle Neuchâtelois), che si sono cimentati nella realizzazione di un gioiello sia attraverso la tradizionale produzione artigianale al banco sia attraverso lavori di gruppo su disegni e incisioni su cera, con la supervisione di ASMEBI (Association Romande des Métiers de la Bijouterie). Dall’intervista agli studenti è emersa una forte passione verso il lavoro al banco, in quanto questo permette loro di tradurre un’idea creativa in un oggetto indossabile ogni giorno. Le tre scuole hanno inoltre preso parte al contest Concours de Gouaché in collaborazione con ASMEBI e SSEF (Swiss Gemmological Institute). Durante il primo giorno di fiera, è stato annunciato il tema della competizione per Maggio 2023: “Niente è perduto, […] Tutto si trasforma” (Antoine-Laurent de Lavoisier). Il contest metterà gli studenti alla prova proponendo loro di immaginare un progetto di bijoux o parure ispirato al tema e presentarlo attraverso un’illustrazione realizzata mediante l’antica tecnica pittorica del gouaché. Sulle opere saranno poste delle pietre preziose, ricevute dagli studenti come ispirazione per i loro progetti da parte degli espositori. Emmanuelle Garcia-Gavillet, Vicepresidente di ASMEBI e Professoressa presso CFP Arts Genève, ci ha illustrato il progetto con orgoglio in nome del suo impegno nella valorizzazione dell’eccellenza.

Il progetto vincitore del contest Concours de Gouaché a GemGenève Maggio 2022. Artista: Clarisse Vittoz

La formazione è dunque al centro della filosofia di GemGenève. Essa parte dalla conoscenza del passato, per arrivare alla reinterpretazione del presente e all’innovazione. Richard Carbonnelle, Responsabile del Dipartimento di Gioielleria di CFP Arts Genève, ci ha mostrato i gioielli degli archivi della scuola, fondata nel 1876. Come l’ornamento per cappello Liberty, realizzato nella scuola nei primi del 900, a forma di uccello, sulla cui coda sono montati citrini e ametiste. O come l’orologio realizzato da uno studente per la Fondazione Hans Wilsdorf 60 anni fa, quando quest’ultima propose alla scuola di realizzare un concorso di design di orologi. La collezione di questi archivi è un patrimonio di grande ispirazione per gli studenti, che traggono spunti creativi dalle proprie radici per dare vita a progetti nuovi e unici.

Richard Carbonnelle, Responsabile del Dipartimento di Gioielleria di CFP Arts Genève, a GemGenève

E se la tradizione e la conoscenza della storia sono fondamentali per la cultura di GemGenève, non stupisce che grande protagonista della fiera sia stata in quest’edizione Fondazione Igor Carl Fabergé, l’organizzazione indipendente con sede a Ginevra che mira a diffondere la conoscenza autentica dell’attività artistica di Carl Fabergé e dei suoi discendenti, riunendo il maggior numero possibile di opere e pubblicazioni relative alla famiglia. “La nostra missione – dichiara il Presidente Bernard Ivaldi – è preservare il patrimonio artistico e culturale di Carl Fabergé e della sua discendenza, e farlo conoscere sempre più al grande pubblico.” Per celebrare il quarantesimo anniversario della Fondazione, è stata allestita la mostra Fabulous Carl Fabergé che ha visto l’esibizione di più di centotrenta creazioni di Carl Fabergé, tra cui tre uova imperiali di cui due sono state svelate per la prima volta al pubblico proprio a GemGenève. “La prima delle tre uova imperiali – spiega Bernard Ivaldi – si chiama The Bouquet of Yellow Lilies e risale al 1893. Fu un dono dell’imperatore Alessandro III di Russia a Johann Georg Mezger, il medico che curò la figlia e la moglie, l’imperatrice Maria Feodorovna, rimaste ferite nel disastro ferroviario avvenuto nel 1888 vicino alla stazione di Borki. La sorpresa all’interno dell’uovo era un orologio. L’opera è stata esposta nel 1992 a Carskoe Selo in Russia, nel 2000 a Wilmington e poi nel 2017 al Museo Nazionale Svizzero di Zurigo. Una serie di avvenimenti controversi dominati da interessi commerciali, hanno fatto sì che l’uovo, pubblicato nel Magnum Opus della Fondazione nel 2012, non fosse stato ancora incluso nel catalogo ragionato pubblicato qualche tempo prima. Il secondo uovo, Elizabeth Feodorovna Nephrite Egg, risalente al 1904, fu un dono dell’imperatore Nicola II per sua zia e cognata, la Granduchessa Elisabetta Feodorovna; il terzo uovo, Tsarevich egg, risalente al 1905, fu un dono di Nicola II al figlio per il suo primo compleanno. Entrambe queste opere sono apparse in precedenza nei cataloghi d’asta ma non erano mai state riconosciute come uova imperiali.”

The Bouquet of Yellow Lilies, 1893, Fondazione Igor Carl Fabergé a GemGenève

La passione per l’eccellenza che affonda le sue radici nel passato, e la vocazione a dare una voce alla maestria artigianale e al saper fare antichi affinchè tali tesori non vadano perduti, trovano perfetta espressione nella mostra Micromosaics through the ages, realizzata su iniziativa di Mathieu Dekeukelaire, Director of GemGenève, con la collaborazione e il sostegno di Faerber Collection, G. Torroni SA Collection, Vamgard, Villa Boscéaz nella persona di Yves Dubois, Rosalinde and Arthur Gilbert Collection nella persona della sua curatrice Alice Minter (V&A Museum) e del sito romano e Museo di Avenches nella persona della sua curatrice Sophie Bärtschi. La mostra vede protagonista il Micromosaico, un’arte magnifica già presente nell’antichità, che sta tornando sempre più di tendenza nella gioielleria contemporanea come richiamo a una tradizione estremamente affascinante. La storia di questa tecnica è stata ripercorsa attraverso l’esposizione di frammenti di mosaici romani del sito archeologico di Avenches (Svizzera), motivi geometrici di uno dei mosaici del sito di Villa Boscéaz vicino a Orbe (Svizzera), oggetti di oreficeria di fine ‘700 – inizio ‘800 e micromosaici del periodo del Grand Tour. A questi sono stati affiancati alcune creazioni dell’artista contemporaneo Maurizio Fioravanti, Co-Founder di Vamgard.

Sole, il dio Sole alla guida della sua quadriga (Solis dies, Sunday, domenica). Sito romano di Villa Boscéaz vicino a Orbe (Vaud). Mostra “Micromosaics through the ages” a GemGenève

La ricchezza culturale dello show si è manifestata anche attraverso la collaborazione con Grand Théâtre de Genève, che ha visto l’esibizione di costumi eccezionali de La Juive di Fromental Halévy, la prima opera della stagione 2022/2023, realizzati proprio nel laboratorio del teatro, tra cui un magnifico mantello dell’imperatore, lungo più di diciannove metri, e il costume della principessa Eudoxie. Sono stati mostrati anche i gioielli di scena realizzati nel laboratorio di Grand Théâtre de Genève, in particolare all’interno del reparto “Déco Et Accessoires Costumes” dedicato alla gioielleria. Un’esperienza unica nell’anima profonda dell’opera.

Costume dell’imperatore, dall’opera “La Juive” 2022/2023, Grand Théâtre de Genève a GemGenève

La conoscenza è per tutti. È per questo che GemGenève ha ospitato The Gem Museum di Singapore che ha presentato una mostra di pietre preziose con laboratorio e dimostrazioni, un’esperienza sensoriale destinata ad un pubblico ampio senza distinzione di età. Tutte le attività erano anche rivolte ai bambini, per avvicinarli al mondo meraviglioso delle pietre e dei minerali. I piccoli appassionati hanno espresso la loro creatività trasformando sassi in opere fantasiose, andando a caccia di pietre ornamentali e minerali, si sono lasciati affascinare dalla bellezza delle pietre illuminate dalla luce blu in una stanza completamente buia, cogliendo il lato più magico e sorprendente di questo mondo.

L’opera di alcuni bambini che hanno preso parte all’esperienza sensoriale di The Gem Museum di Singapore a GemGenève

A GemGenève passato, presente e futuro sono indissolubilmente legati nel nome dell’arte. Nadège Totah, oltre ad essere un punto di riferimento fondamentale per tutti gli espositori e un supporto eccellente ad ogni loro necessità, rappresenta perfettamente la filosofia di guardare sempre al futuro, ricercando e valorizzando i nuovi talenti. Sotto la sua guida, GemGenève ha accolto quattro “Emerging Talents” (Joaillerie Vincent Michel, Serendipity Jewelry, Wallis Hong e YOURA Jewelry) e cinque “New Designers” (Sean Gilson, Leyser, Paola Brussino, Tenzo e TOJI Jewelry) offrendo loro l’opportunità di presentare la propria creatività ad un pubblico vasto ed internazionale. Wallis Hong, uno dei talenti scelti, ha presentato una creazione che ha particolarmente catturato la nostra attenzione, la spilla Ethereal Butterfly, con la quale l’artista va oltre i normali confini della creazione fondendo l’arte con la volontà di portare la memoria dell’antica tradizione dell’artigianato della giada e combinandola con un design contemporaneo attraverso l’uso del titanio e delle forme volumetriche.

Spilla Ethereal Butterfly, Wallis Hong

Anche per quest’edizione, la giornalista e storica del gioiello Vivienne Becker, curatrice dello spazio Vivarium Quartet, ha portato a GemGenève uno “specchio” del mondo contemporaneo selezionando quattro designer tra i più innovativi nel panorama internazionale, valutando la loro visione e maestria e la profondità concettuale delle loro creazioni. Le ispirazioni principali di Philippe Lauras, uno dei quattro talenti del Vivarium Quartet, sono i fiocchi e i nodi, come nel caso degli orecchini Enchantée, parte della sua prima collezione Falbala, svelata proprio a GemGenève. Elena Okutova, fondatrice di Elena Okutova Jewellery, ha presentato creazioni che si ispirano “alle persone, all’arte, alla musica, all’architettura, ai tessuti, soprattutto antichi, e in particolare nelle relazioni interpersonali”. Come la spilla Lotus Pod, ispirata alla pianta asiatica che l’artista ha visto per la prima volta a Phuket, in Thailandia. “Il seme di loto quando si muove fa un rumore caratteristico e magico, così come la spilla che ho creato”. Alexandra Jefford, designer, pittrice e illustratrice, investiga il contrasto tra forme e colori, e trae l’ispirazione dalla natura, dall’architettura, e dall’energia e dal significato delle pietre, che ama combinare con l’oro. Le opere di Alix Dumas, fondatrice di Maison Alix Dumas (o MAD Joaillerie), sono una raffinata esplosione di luce e colore. “Desidero creare gioielli poetici e one-of-a-kind, che durino nel tempo e che rispettino il pianeta e le risorse che esso ci dona.”

Vivarium Quartet by Vivienne Becker a GemGenève. Da sinistra a destra: Philippe Lauras, Elena Okutova Jewellery, Alexandra Jefford, Maison Alix Dumas

Riunirsi nel nome della conoscenza e della bellezza a GemGenève è, prima di tutto, una responsabilità verso il mondo. Perché l’arte e la cultura salvano. Come ha dimostrato il progetto Art & Jewellery Conversations by Strong & Precious, che ha proposto una selezione di gioielli antichi e contemporanei realizzati da artisti d’eccellenza di nazionalità ucraina. Al fine di dare voce e rilievo ad un paese che affronta oggi un momento di profonda difficoltà, sono stati mostrati gioielli del ventesimo secolo che portano la firma dell’artista ucraino Joseph Marchak, insieme a gioielli contemporanei realizzati da artisti ucraini. Olga Oleksenko, curatrice del progetto, ci ha presentato i gioielli di designers come Sergey Zhernov, l’artista fondatore di Sergey Zhernov Art & Jewelry che realizza gioielli innovativi e d’impatto, e Inesa Kovalova, artista e fondatrice della scuola di illustrazione di gioielleria “Draw Me A Jewel”, che per le sue creazioni si ispira ad un’estetica industriale e futurista. Opere luminose, ricche di creatività e di speranza.

“Art & Jewellery Conversations” by Strong & Precious a GemGenève. Da sinistra verso destra: Sergey Zhernov Art & Jewelry e Inesa Kovalova

GemGenève è cultura, creatività, innovazione, eccellenza. E l’aspetto che più ci ha affascinato della fiera è stata la sua capacità di dare voce e supportare le giovani generazioni. Non è stata una sorpresa incontrare in fiera numerosi giovani studenti, artisti, imprenditori, che hanno visitato e vissuto lo show con passione, speranza, grinta. Perché GemGenève è un polo di ricerca in cui la fiducia verso il futuro è reale e concreta. Ed è per questo che il giovane pubblico ha portato a GemGenève i propri preziosi sogni. Ciò che ci auguriamo per il futuro è che questi sogni continuino a crescere e viaggino sempre più alti, attraversando il mondo e portando con sé “gioia e meraviglia”.

Conferenza “Jewelry Across Time, Bringing Joy and Wonder” a GemGenève. Da sinistra a destra: David Brough, Editor e Co-Founder Jewellery Outlook, Laura Inghirami, e Marianne Fisher, Manager Paul Fisher