
Dall’11 al 14 maggio si è tenuta la sesta edizione di GemGenève, la fiera internazionale fondata da Ronny Totah e Thomas Faerber con l’obiettivo di valorizzare la cultura e la creatività nel mondo delle pietre preziose e dei gioielli antichi e moderni. Questa edizione ha visto una crescita del livello di partecipazione: hanno preso parte allo show, infatti, 230 espositori di cui 192 professional dealers. I 4320 visitatori hanno raggiunto lo show da più di 85 paesi (soprattutto Svizzera, Francia, Italia, UK, Belgio e USA).


Un grande merito di GemGenève è da sempre l’impegno nella valorizzazione dell’innovazione e del talento in tale contesto internazionale di eccellenza. Fondamentale è la ricerca di Nadège Totah, che ha accolto a GemGenève sei “Emerging Talents” e cinque “New Designers”, valorizzando con cura la creatività e originalità di ognuno. Tra gli “Emerging Talents”, Fred Fa, artista belga che parte sempre da disegni manuali per creare gioielli artigianali di eccezionale raffinatezza; Aso Leon, artista cinese che applica il titanio all’alta gioielleria e si ispira all’“incompletezza” del mondo naturale; Denise Cassou Couture Jewelry, che trae ispirazione dalla moda e dall’arte per realizzare gioielli unici e delicati, che celebrano ricordi di momenti speciali; Rites of Passage Art Jewellery by Teresa Escudero, il brand eclettico che realizza “opere d’arte scultorea indossabili” con “materiali extraterrestri”, come meteoriti metallici di 3,5 miliardi di anni dalla fascia di asteroidi tra Marte e Giove; Iwona Tamborska, che dà vita a gioielli dal significato profondo attraverso materiali come frammenti di meteorite, piante e insetti, elementi di puzzle; Wallis Hong, artista estroso e sempre attento ad apprendere nuove tecniche artigianali con la maestria che lo contraddistingue.


Tra i “New Designers”, Austy Lee Art Jewellery da Hong Kong, la cui ispirazione è un mix originale di pop-punk, avant-garde, religione, antichità e moda; Marija Iva da New York, che combina la modernità della City alla classicità dell’Europa, dove la designer fondatrice Marija Iva ha studiato; A.win Siu, che per la prima volta a GemGenève esprime attraverso gioielli dalla forte personalità emozioni e sensazioni; Serendipity Jewelry, i cui gioielli lanciano un messaggio di rispetto verso la libertà propria ed altrui e verso il mondo naturale; Tenzo dall’Estonia, il brand di gioielli one-of-a-kind che si caratterizza per la raffinatezza artigianale.


Anche per quest’edizione, la giornalista e storica del gioiello Vivienne Becker, curatrice dello spazio “Vivarium”, ha voluto celebrare a GemGenève il gioiello come veicolo di bellezza e di storie e messaggi, portando allo show una selezione di cinque designers internazionali. Ognuno di loro ha “una storia da raccontare”. La libertà creativa e l’ingegno nella scelta di materiali, forme e tecniche artigianali sono stati la chiave delle creazioni presentate. “Per capire il futuro – dichiara Vivienne Becker – è necessario comprendere il passato”. Ed ecco i cinque talenti selezionati. Natasha Wightman dal Regno Unito ha svelato la sua prima collezione NVW, attraverso cui desidera raccontare le storie inaspettate di un mondo naturale selvaggio e prezioso. Tra gli elementi naturali a lei più cari, il corvo, simbolo sacro. Leen Heyne dall’Olanda ha presentato creazioni ispirate alle “forze naturali racchiuse nei materiali preziosi”. È il metallo stesso che, mentre il gioiello prende forma, decide il suo destino. E così prendono vita gioielli dalle linee minimali, avvolgenti e dalla forte personalità. Lia Lam è un’esplosione di gioia ed entusiasmo. Le sue creazioni presentano un’anima mascolina e allo stesso un movimento sensuale e una grazia innata ispirata al mondo della danza, a cui Lia è appassionata. “Ridefinire e modernizzare i tradizionali messaggi d’amore, impegno e celebrazione”, questa la sua missione. Oushaba è un brand fondato sui principi di sostenibilità e circolarità. Seguendo questi valori, la prima collezione innovativa, Connection Salvaged, ha presentato gioielli composti da frammenti di scarti di dispositivi elettronici ed elementi correlati incastonati in oro riciclato 22 carati, oro bianco 18 carati e argento, e impreziositi da pietre provenienti da fonti sostenibili. Le creazioni di Elena Okutova infine creano una dimensione miracolosa, in cui ispirazioni fantastiche come i racconti e le fiabe russe, miti e storie di cavalieri si uniscono e danno vita a un’identità artistica unica attraverso complesse tecniche artigianali.


GemGenève è in primis dedicata ai professionisti e agli appassionati di questo settore. Caratteristica fondamentale della fiera e della sua organizzazione è infatti l’empatia verso i desideri degli espositori e dei visitatori, che si sentono accolti e valorizzati in un ambiente dinamico e stimolante. Questa filosofia è dimostrata dalla grande valorizzazione della cultura, primo indice dell’attenzione alla persona e alla crescita ed arricchimento di ogni partecipante a GemGenève. Per questo motivo Mathieu Dekeukelaire, Direttore di GemGenève, ha creato numerosi progetti culturali in collaborazione con musei e istituzioni, tra cui il Museo d’arte e storia di Ginevra (MAH) che in collaborazione con GemGenève ha realizzato l’esposizione Automatons and Music incentrata sui meccanismi degli automi, sugli oggetti d’arte e sulla musica. Sono stati presentati circa 25 capolavori, tra cui un androide raffigurante Leonardo da Vinci in grado di scrivere e disegnare, a opera di François Junod.


A supporto della cultura, una delle sfide più importanti oggi è avvicinare i giovani ai mestieri d’arte, un patrimonio prezioso che rischia di andare perduto. Ben consapevole di questa urgenza è GemGenève, che con il supporto di Herbert Horovitz, ha perseguito l’obiettivo di diffondere la conoscenza e coinvolgere le nuove generazioni, organizzando all’interno dello show The Villa of Lost Arts, lo spazio dove diversi maestri artigiani, tra cui lapidari, incisori, incastonatori e non solo, hanno presentato ed esibito la loro arte. Un contributo prezioso al settore, che vede sempre più l’importanza di valorizzare e tramandare le proprie arti e tradizioni.


Lo show ha ospitato inoltre How Precious UA, il progetto curato da Strong & Precious Art Foundation, con l’obiettivo di valorizzare l’heritage culturale ucraino. Le fondatrici Olga Oleksenko e Natasha Kietiene hanno voluto dare voce alla tradizione di questo paese, così come il design contemporaneo che lo contraddistingue, portando allo show una selezione di sei gioielli, realizzati da Nomis Jewelry, Inesa Kovalova, Drutis Jewelry, Gunia Project e Juval Studios.


Grazie alla condivisione della filosofia di valorizzazione dei giovani talenti, è nato quest’anno Donna Jewel x GemGenève, il primo progetto di curatela di Laura Inghirami e Donna Jewel in collaborazione con GemGenève. Sotto la Direzione Creativa di Laura Inghirami, talent hunter, gli studenti del secondo anno del corso Tecnico Superiore per la Produzione di Manufatti di Alta Oreficeria Made in Italy della Scuola Galdus di Milano (anno accademico 2022/23) hanno celebrato l’eccellenza del Made in Italy a GemGenève, portando allo show le loro creazioni ispirate al tema creativo proposto da Laura Inghirami: “Nessun limite: è tempo di creatività”. Il concept è nato dal desiderio di dare voce all’arte italiana, alla cultura e all’espressione di sé attraverso il gioiello, senza limiti e restrizioni. E il feedback è stato molto positivo: centinaia di professionisti ed appassionati hanno visitato lo stand di Donna Jewel x GemGenève, interagendo con entusiasmo e curiosità. Inoltre, durante le giornate di show i visitatori sono stati invitati a votare il loro gioiello preferito. Centinaia di votanti, provenienti da più di 40 paesi nel mondo (tra cui USA, Brasile, Svizzera e Francia), hanno decretato come vincitore il giovane studente Allan Paul Salazar, con la sua creazione Eleutheromania.


Il coinvolgimento delle scuole e dei giovani studenti è un elemento sempre presente a GemGenève. Ad esempio, anche quest’anno ha partecipato il Grand Théâtre de Genève, che oltre a presentare tre meravigliosi costumi dall’opera Il ritorno di Ulisse di Claudio Monteverdi, andata in scena lo scorso febbraio, ha coinvolto in collaborazione con GemGenève gli studenti del secondo anno del corso Product, Jewellery, and Accessory Design di HEAD Genève, una delle più importanti scuole di Arte e Design in Europa. È stato proposto ai ragazzi di realizzare e presentare delle creazioni ispirate alla rivoluzione musicale prodotta dallo stile barocco nel Settecento e le descrizioni allegoriche del tempo, della tragedia umana, del fato, dell’amore e così via. Valentine Stegmann (HEAD) si è aggiudicata la vittoria del ‘people’s choice’ award presentato da SSEF (Schweizerische Stiftung für Edelstein-Forschung). Inoltre, GemGenève e Grand Théâtre de Genève hanno coinvolto l’Haute Ecole de Musique de Genève: i giovani studenti si sono esibiti durante lo show con affascinanti interludi musicali.


Ha visto la sua seconda edizione il Concours de Gouaché in collaborazione con le scuole CFP Arts Genève (Centre de Formation Professionnelle Arts), ETVJ (Ecole Technique de la Vallee de Joux) e CPNE Pôle Arts Appliqués (Centre de Formation Professionnelle Neuchâtelois) e l’associazione ASMEBI (Association Romande des Métiers de la Bijouterie). Gli studenti hanno realizzato disegni con l’antica tecnica del gouaché ispirati al tema “Niente è perduto, […] Tutto si trasforma” (Antoine Laurent de Lavoisier). Sulle illustrazioni sono stati posti piccoli peridoti forniti come ispirazione da Fuli Gemstones. Domenica 14 maggio, i tre vincitori del contest sono stati annunciati: Laura Monteiro (CFP Arts Genève) ha vinto il ‘people’s choice’ award presentato da SSEF, Lilou Magranville (CPNE Pôle Arts Appliqués) ha vinto l’ASMEBI award, ed Éloïse Marclay (CFP Arts Genève) ha vinto l’Eric Horovitz Foundation Award.


“GemGenève è un evento in cui viene dato grande rilievo a cultura, giovani, formazione e trasmissione delle conoscenze e, in particolare, alla nostra passione per i mestieri legati all’arte gioielliera.” Queste le parole di Ronny Totah per descrivere lo show. “Le pietre preziose e la creazione e il design dei gioielli – ha dichiarato Thomas Faerber – sono ovviamente importanti per noi; è altrettanto importante coltivare una genuina solidarietà, riunendo la comunità internazionale dei commercianti di pietre preziose e gioielli antichi, dei designer e di tutti gli appassionati di gioielli”. Non sorprende che partecipare alla fiera significhi vivere un’esperienza culturale unica, in cui si respira chiaramente un senso di fiducia del team GemGenève e del settore verso il futuro, e di conseguenza verso le giovani generazioni che lo rappresentano.

