Quest’anno si è tenuta la quarta edizione di GemGenève, fondata nel 2018 da Ronny Totah e Thomas Faerber. GemGenève è un polo di conoscenza, ricerca, innovazione, in cui la sperimentazione ha un ruolo centrale. Infatti, oltre alle pietre preziose e ai gioielli antichi, lo show valorizza la creatività di designers, scuole e talenti emergenti, dando risalto prima di tutto alla cultura, in un clima dinamico e stimolante in cui lo scambio di idee è costante.
“La prima edizione – ha dichiarato Ronny Totah – ha rappresentato la scoperta; la seconda la crescita; la terza il coraggio, in risposta all’emergenza sanitaria. Quest’anno, GemGenève torna nel nome della ripartenza.” L’evento rappresenta un’esperienza unica per i visitatori, in cui nulla è lasciato al caso. A partire dall’ingresso della fiera, in cui è presente una scala che permette di vedere dall’alto tutti gli espositori creando un senso di stupore e la percezione che tutti i 201 espositori abbiano la stessa importanza. Una volta entrati si percepisce immediatamente una grande accoglienza: gli ospiti sono ricevuti con gentilezza e cortesia da giovani concierges e iniziano così a passeggiare per i corridoi di GemGenève. Il confronto tra gli espositori e i visitatori si protrae fino a tarda sera, oltre all’orario di chiusura della fiera, in quanto la parola chiave è passione, e la passione porta a non guardare mai l’orologio.
GemGenève ha creato in questi anni una vera e propria community internazionale. E ciò è stato possibile grazie alla competenza e professionalità del Team GemGenève, che instaura un rapporto di familiarità con tutti gli espositori. “GemGenève è una fiera realizzata dagli espositori per gli espositori”: queste le parole di Thomas Faerber. Il Team vede la collaborazione di Ida Faerber e Nadege Totah, figlie dei Co-Founders. In particolare, Nadege Totah è un giovane talento che segue da vicino il rapporto diretto con tutti gli espositori con passione ed empatia: è in grado infatti di cogliere immediatamente le esigenze di tutti e con grande attenzione cura ogni dettaglio, fino alla luce degli stand, pensata in modo da valorizzare al meglio le caratteristiche dei gioielli.
Molte le personalità di grande competenza presenti in fiera, tra cui la giornalista e storica del gioiello Vivienne Becker, curatrice dello spazio Vivarium Jewelry, dedicato ai designer contemporanei più innovativi, selezionati da Vivienne stessa. “Scelgo gli artisti che hanno una visione, dei valori da trasmettere, un’anima” – afferma Vivienne – “seguendo il mio istinto che deriva innanzitutto dalla mia prospettiva storica, con uno sguardo culturale. Sono sempre stata mossa dalla curiosità: più imparo, più capisco che c’è ancora molto da imparare. Soprattutto in questi tempi di rivoluzione per il settore del gioiello e dei diamanti, in cui assistiamo ad un focus sempre maggiore sulla sostenibilità, sulle nuove tecnologie, e soprattutto su un design che rispecchi valori e significati.” Le abbiamo chiesto di descrivere con una parola gli artisti selezionati per il 2022: “Regina Gambatesa è emozionale; Oktaaf si contraddistingue per la forte identità; Philippe Lauras è sofisticato; Saurabh Bhola si caratterizza per il design organico; Sean Gilson è esuberante; Gaelle Khouri è cerebrale; Debusigne è ultraterreno.” La missione del Vivarium è promuovere questi designer innovativi e la storia che vogliono raccontare. “Duro lavoro, determinazione, umiltà”: questi secondo Vivienne sono gli ingredienti per costruire un futuro di successo.
Allo stesso modo, le fonti d’ispirazione offerte da GemGenève sono state numerosissime. Ad esempio, abbiamo potuto conoscere il “dietro le quinte” dell’antica arte della smaltatura, grazie all’esperto di gioielleria Richard Carbonnelle, che ci ha raccontato la storia di questa tecnica e ci ha portato a visitare L’émail : l’art du feu et des couleurs exhibition, realizzata da GemGenève in collaborazione con la Fondazione Igor Carl Fabergé e con CFP Arts Genève (Centro di Formazione Professionale Artistica). In questo spazio era addirittura possibile osservare alcuni pezzi storici della Maison, capolavori impreziositi da smalti variopinti. Nello stesso spazio è stato inoltre affascinante osservare gli studenti di CFP Arts Genève mentre si cimentavano nella smaltatura di piccole opere d’arte, a partire dalla polvere di vetro mescolata all’olio di lavanda, sostanza chiave nella smaltatura poiché permette allo smalto di mantenere le proprie caratteristiche ad alte temperature. L’istruzione, infatti, è uno dei valori fondamentali di GemGenève. All’interno della fiera è presente anche un corner dedicato ai libri più rari sul gioiello, i minerali e le pietre preziose dove poter approfondire la propria conoscenza.
L’incontro con la designer Estelle Lagarde ci ha permesso di osservare da vicino l’affascinante arte del gouaché, un’antica tecnica che l’artista utilizza per dipingere i gioielli immaginati dai suoi clienti, raffigurandone i volumi e la tridimensionalità attraverso le luci. La passione di Estelle è nata durante il suo percorso di formazione in Bigiotteria e Gioielleria, quando per la prima volta si è avvicinata a questa arte. “GemGenève rappresenta una grande opportunità per trasmettere un importante savoir-faire ai giovani e agli appassionati del settore.” Infatti, durante la fiera Estelle ha organizzato workshops in cui insegnava a disegnare diamanti, rubini, turchesi e perfino pelle di alligatore. L’artista organizza anche dei corsi online, per trasmettere la passione per il gouaché al pubblico. Quando le abbiamo chiesto quale fosse il suo desiderio per il futuro, ci ha risposto che sogna di creare il suo brand di alta gioielleria.
Infine, quando si parla di cultura, non si possono non tenere in considerazione le scuole e i giovani studenti, che con le loro idee disruptive tracciano la strada del futuro. Come i ragazzi di CFP Arts Genève, che in collaborazione con ETVJ (Ecole Technique de la Vallee de Joux) e ASMEBI (Association Romande des Métiers de la Bijouterie) hanno realizzato un progetto di valorizzazione del concetto di gender fluidity. O come gli studenti di HEAD Genève, una delle più importanti scuole di Arte e Design in Europa, i quali hanno presentato in collaborazione con GemGenève e Grand Théâtre de Genève un progetto ispirato all’architettura del teatro / teatro lirico ottocentesco, rivisitata in chiave contemporanea. Lo stesso Grand Théâtre de Genève ha presentato alcune delle creazioni appartenenti alla collezione di corone indossate dagli attori e ballerini del teatro / teatro lirico durante balletti e opere, raccontandone la storia e l’emozione. Tra le tiare più affascinanti, quella indossata dal soprano Julia Migenes nell’opera Salomè messa in scena da Maurice Béjart nel 1983.
GemGenève non è soltanto una delle più prestigiose fiere internazionali della gioielleria e delle pietre preziose, ma un’opportunità unica di arricchimento culturale. GemGenève rispecchia una visione, che guarda avanti, al futuro, e alla promozione dell’eccellenza e dell’innovazione. È il desiderio di cultura che unito alla passione rappresenta la chiave per un futuro brillante in continua evoluzione.