Milano, 30 Giugno 2021
Colore, sperimentazione, armonia e un’insaziabile ricerca del bello. Questo è il mondo di Donatella Pellini. Un’artista innovatrice che ha dato vita ad un nuovo stile nel gioiello, unico e ben riconoscibile. E lo ha fatto nobilitando materiali non preziosi ma originali come la resina, attraverso lavorazioni artigianali di altissimo pregio.
A partire dalla nascita, la firma Pellini ha rappresentato negli anni una storia familiare di eccellenza tutta al femminile. “Ho ereditato da mia nonna e da mia madre – racconta Donatella Pellini – la passione per il gioiello. L’Atelier Pellini è nato infatti a Milano nel 1947 grazie alla creatività di Emma Caimi Pellini, mia nonna, che vinse un premio all’esposizione di gioielli alla Triennale di Milano fino ad arrivare ad esporre le sue creazioni a New York da Saks Fifth Avenue. Dal 1964 è stata sua figlia, mia madre Carla, a portare avanti l’attività di famiglia con dedizione.” Carla apre il primo negozio milanese all’interno del settecentesco Palazzo Belgiojoso in Via Morigi 9, dove ancora oggi è possibile visitare il negozio e lo showroom Pellini.
La rivoluzione arriva poi con Donatella, terza generazione, la cui curiosità la porta a sperimentare nuovi materiali, reinventando l’arte del bijoux in chiave moderna e del tutto nuova. In particolare sono le innovative creazioni in resina ad essere diventate oggi il simbolo dell’azienda in Italia e nel mondo. “Ogni resina e inclusione è unica e realizzata interamente a mano, pezzo per pezzo all’interno del laboratorio milanese dove gli artigiani lavorano al mio fianco con esperienza e grande maestria.”
“La sua creatività l’ha portata a creare gioielli assolutamente unici. Cosa rappresenta per lei il gioiello, e cosa deve trasmettere?” le domando. “Il gioiello fantasia – mi risponde – rappresenta l’essenza della persona. Trasmette chi sei. È uno stato d’animo, che potrebbe essere l’allegria così come la malinconia. Non deve comunicare lusso o potere, anzi, tutto il contrario. Il bijoux deve essere accessibile a tutti.” Indossare le creazioni di Donatella Pellini richiede una forte personalità, sia essa più classica o più stravagante. Ma per Donatella Pellini non esiste una donna a cui riferirsi in modo particolare: “Le donne sono tutte importanti per me. Sia che lavorino in fabbrica, che siano madri di famiglia, o che siano avvocato o architetto, perché tutte, nella loro unicità rappresentano una fonte di ispirazione. Amo vederle illuminarsi quando entrano nei miei negozi, perché hanno voglia di vivere un momento di evasione, e di ritrovare la propria femminilità tramite i miei gioielli.”
Ogni creazione di Donatella Pellini racchiude un senso estetico unico. “Da sempre sono molto vicina alla moda italiana – mi racconta – e molto attenta al design. Tutto ciò che è arte, moda, design, colore mi ispira. Amo il colore, vivo di colore. Il senso del bello rende tutto più facile in quanto stimola l’autocritica e la selettività. E vi è sempre una scintilla che fa nascere in me l’ispirazione.” Ma come diffondere il bello, e farlo divenire patrimonio delle nuove generazioni? “Tramite l’educazione. Nel mio caso, una grande fortuna è stata quella di essere sempre circondata da persone che mi hanno portata a guardare la bellezza. La chiave è proprio la conoscenza, che ti permette di saper osservare e riconoscere il bello, pur nella sua soggettività.”
Ed è proprio nel legame con la conoscenza e la cultura che Donatella Pellini vede il futuro del gioiello. “Tutto è diventato più eccentrico, ma l’ispirazione al passato è rimasta. Perché nei secoli, il bello è rimasto e rimarrà sempre tale. Proprio per questo credo che la conoscenza e la tradizione siano i pilastri del lifestyle del futuro. Certo, ci saranno trasformazioni: oggi, ad esempio, le nuove generazioni tendono a non considerare la materia, quanto più la forma, il design, la stravaganza. Ma ci sarà sempre chi amerà ancora la materia e saprà riconoscerne il valore e la bellezza. Accadranno cose meravigliose tramite la tecnologia ad esempio. Il futuro andrà avanti e sarà bellissimo, sicuramente. Perché la bellezza non si ferma. Per questo vorrei poter vivere altri cento anni, per scoprire come andrà avanti il mondo e come vivremo.”
Donatella Pellini rappresenta un’eccellenza italiana. “Cosa significa per lei eccellenza?” le domando. “Credo che l’eccellenza sia passione: tutti coloro che lavorano con passione non possono che tendere all’eccellenza.” Ma cosa consigliare ai giovani che, pur mossi da una passione ardente, si trovano in difficoltà a scegliere quale strada intraprendere nel proprio futuro, in preda alle mille incertezze? “Questo è ciò che voglio dire ai giovani: se è la passione a guidarvi, scegliete la vostra strada senza paura. Se avete talento, non rinunciate. Credere nel proprio percorso è fondamentale, e non deve mancare l’impegno costante.”