Beatrice Rinaldi

Beatrice Rinaldi, fondatrice di BiSilver

Beatrice Rinaldi è la giovane imprenditrice che “per gioco” ha deciso di creare il suo brand di gioielli, Bi Silver, e ha da poco aperto il suo laboratorio a Roma. L’artista, così come le sue creazioni, si caratterizza per una forte personalità, e ama comunicare la passione per il gioiello alla sua community attraverso i social media, in particolare TikTok. Il suo consiglio ai giovani è di “non porsi limiti e avere il coraggio di osare”.

Come nasce la tua storia e qual è stato il percorso artistico che ti ha portato a creare Bi Silver?

La passione per il gioiello nasce dalla mia famiglia. In principio fu mio nonno, personalità artistica che amava creare oggetti in ottone e bronzo per hobby, a trasmettere questa passione a mio padre, che l’ha trasformata nel suo lavoro e ha aperto una gioielleria-laboratorio. Quando ero piccola trascorrevo molto tempo nel suo laboratorio, sono cresciuta lì. Durante gli anni scolastici, tuttavia, non avevo ancora chiara la mia vocazione. Posso dire di avere iniziato questo lavoro casualmente. In un primo momento, ho iniziato a lavorare con mio padre nel mondo delle pietre, ma ho da subito capito che quella non era la mia strada, poiché non riuscivo a esprimere la mia creatività. Così ho convinto mio padre a trasmettermi le sue conoscenze pratiche di oreficeria, ho iniziato per gioco a creare i primi gioielli e ho aperto la pagina Instagram @bisilver_. Dopo un anno, ho capito che volevo fare questo lavoro per tutta la vita. Così, ho dato inizio all’attività. La comunicazione digitale, soprattutto attraverso TikTok, è stata fondamentale per lo sviluppo di Bi Silver.

Qual è stato il tuo percorso formativo?

Ho studiato presso un Istituto Fotografico. Le mie conoscenze di oreficeria derivano dall’insegnamento di mio padre, e da molta pratica come autodidatta.

Orecchini collezione Ninfa

A cosa ti ispiri quando immagini una nuova collezione?

Le mie collezioni, così come il mio percorso, nascono “casualmente”. Sono numerose le ispirazioni che possono dare vita ad un’idea, seguo un flusso creativo e non mi pongo limiti. Ad esempio, l’ispirazione iniziale della mia ultima collezione, Ninfa, erano le foglie degli alberi. Tuttavia, mentre creavo i gioielli, ho deciso di adattare l’idea iniziale alle forme particolari che stavo realizzando, e così è nato il fiore a cui oggi sono molto legata. Da bambini ci hanno insegnato che avvicinando una conchiglia all’orecchio possiamo sentire il mare. Ecco, questa è stata l’ispirazione per la mia collezione Afrodite.

Orecchini collezione Afrodite

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso i tuoi gioielli?

Amo creare gioielli particolari, estrosi, che comunichino una forte identità. Mi piace pensare che sia il gioiello a determinare la personalità dell’outfit.

C’è un gioiello che hai particolarmente a cuore e in cui ti rispecchi maggiormente?

Ho un legame molto forte con l’ultima collezione Ninfa, proprio per le circostanze casuali con cui è nata. La ricerca della mia identità stilistica è un percorso di crescita in continua evoluzione, ma penso che Ninfa rispecchi al meglio il mio stile e la mia idea di gioiello. Inoltre, sono molto legata alla collezione Daisy, una delle prime che ho realizzato tramite il processo della modellazione della cera.

Collana Daisy rigida

Qual è il messaggio che vuoi lanciare a tanti giovani che non riescono a trovare la loro strada e che vorrebbero iniziare un percorso di artigianato artistico nel mondo del prezioso?

Consiglio ai giovani di non porsi limiti e non aver paura di osare. All’inizio del mio percorso, avevo paura di sbagliare. Poi ho capito che è fondamentale abbattere ogni barriera e non preoccuparsi del giudizio altrui.

Come ti immagini da qui a 10 anni? Qual è il tuo sogno più grande?

Il mio sogno per il futuro è crescere come artista e designer, far crescere la mia attività e, chissà, magari un giorno aprire le mie boutique in tutto il mondo.

Beatrice Rinaldi indossa l’orecchino Nereide