Antonio Palladino

Il Grand Tour

Introduzione e incontro con Antonio Palladino

Arezzo, città degli Etruschi. Quegli abili maestri orafi che furono in grado di praticare raffinate tecniche di lavorazioni dei metalli preziosi come la fusione a cera persa, la granulazione, l’incisione e la filigrana. È proprio nella “città dell’oro” che incontro l’artista Antonio Palladino, nato a Napoli da una famiglia di orafi che pratica l’arte dell’oreficeria dall’ottocento.  Ma che oggi vive ad Arezzo, la città dove ha deciso di trasferirsi da ragazzo quando insieme al padre ha iniziato a creare i primi gioielli al banco. Palladino si ricorda bene di come la città toscana accolse le sue prime creazioni che traevano ispirazione dalla grande passione che aveva verso la gioielleria d’epoca. “Ero un ragazzo, ma ricordo ancora le persone in fila che aspettavano di entrare nel nostro laboratorio per acquistare i nostri gioielli”. Oltre alla gioielleria ha deciso successivamente di sperimentare metalli meno preziosi e di costi contenuti come l’argento e il bronzo, sempre lavorandoli come l’alta gioielleria, per fare in modo che tutti potessero indossare i suoi gioielli viventi. Viventi, perché la cosa più affascinante è che gli animali di Palladino non sono dormienti, né statici, sono creature mobili, che prendono vita indossate, seguendo perfettamente l’anatomia del corpo di chi li indossa. “Niente di tutto quello che vedi è lasciato al caso” dice Antonio, mentre mi allaccia al polso il bracciale polpo che si attacca perfettamente alla mano e i cui tentacoli seguono i movimenti del palmo e delle dita e, la cui chiusura ha tre entrate per le diverse grandezze del polso.

La collana coccodrillo si adagia perfettamente sul collo e la chiusura presenta la testa del coccodrillo che si morde la coda. “Questa collana è stata studiata per stare bene a tutte le donne. Ogni donna è bella così come è, è il gioiello a doversi adattare all’unicità e le caratteristiche fisiche di una persona.” L’unicità di Palladino è anche la lavorazione del metallo definita “luminosa” che dona al metallo l’effetto “pavé di diamanti” tanto da sembrare realizzati in oro bianco e costellati da brillanti anche se non vi è alcuna pietra incastonata. “Per me è bello quando le persone si stupiscono di fronte alle mie creazioni.” Mostra il muso di una pantera che ha lo sguardo regale ma allo stesso tempo innocuo.

Le razze e le meduse sembrano appena uscite dal mare. E il primo bracciale animalier realizzato dal maestro, una pantera, si adagia sul polso come se si stesse riposando dopo una giornata trascorsa sotto il sole della savana. Palladino ama il mondo animale che definisce bellissimo. “Non esiste un animale che non sia bello ed proprio questa la mia più grande passione: realizzare animali che vivono!” – Entrare nello studio segreto di Palladino in effetti è come mettere piede su una nuova arca di Noè i cui animali sono realizzati tutti manualmente in decide di ore di lavoro. Alcuni pezzi contengono centinaia di saldature che permettono al gioiello di seguire il corpo che riesce a muoversi in totale libertà.

Prima di andarmene Palladino decide di mostrarmi una collana ispirata alla rete da pesca. Centinaia di anelli compongono la rete con tanti piccoli pesci attaccati che si muovono seguendo il movimento della collana. “Sembrano appena pescati” – dice Antonio sorridendo mentre colto da un’improvvisa ispirazione inizia a dipingere un quadro con il suo tablet. “Ho centinaia di quadri, quando l’ispirazione chiama non posso che correre e rispondere creando. Mi capita spesso di svegliarmi di notte con un’idea, un nuovo gioiello da realizzare. Allora mi chiudo nel mio studio.” Palladino è una persona giovanile ed estrosa e con entusiasmo mi racconta di tutti i progetti che sta realizzando. I gioielli che mostra sono a migliaia e per ognuno ha parole di affetto nei confronti dell’animale. Di uno, ne sottolinea lo sguardo, dell’altro la forma, dell’altro ancora la zampa, l’atteggiamento, poi la coda. Palladino è riuscito ad attrarre l’attenzione delle star di Hollywood e a distribuire i suoi gioielli in una rete capillare di negozi selezionati in tutta Italia. Ma soprattutto è un artista che si fa portavoce della libertà: con i suoi gioielli libera gli animali dal metallo e le persone dalla costrizione dell’indossato. È tempo di andare, do un ultimo sguardo agli animali: pantere, cavalli, ragni, granchi convivono in un unico universo come se fossero di una stessa specie, non esistono più differenze esiste solo la variabile comune del movimento che è bellezza.